Lo strumento è costituito da un supporto di legno in cui è inserito un vaso Dewar avente una capacità di circa 300 cm3. Il vaso ha una doppia parete di vetro ed è internamente argentato per ridurre al minimo le perdite di calore; il coperchio di materia sintetica ha due fori: uno per il termometro, l’altro per l’agitatore. Il termometro, graduato in quinti di grado, ha un campo di misura che va da –10 C° a + 40 °C e deve essere posto in modo che sia il più possibile immerso nel liquido del calorimetro. L’agitatore, provvisto inferiormente di una reticella sulla quale va posto il corpo in esame, serve per rendere più rapidi gli scambi di calore tra l’acqua ed il corpo. Se dunque il calorimetro contiene una quantità m1 di acqua (calore specifico c1 = 1 cal/g·°C) alla temperatura t1 e si introduce in esso un corpo di massa m, di calore specifico c, alla temperatura t > t1, una certa quantità di calore passa dal corpo all’acqua la cui temperatura aumenta. Indicando con tf la temperatura comune dell’acqua e del corpo all’equilibrio termico sarà:
calore assorbito dall’acqua (1)
calore ceduto dal corpo (2)
Se tutto il calore ceduto dal corpo fosse assorbito solo dall’acqua sarebbe Q1 = Q2. In pratica però una parte del calore Q2 ceduto dal corpo viene assorbita dal calorimetro, dal termometro e dall’agitatore. Si tiene conto di tale quantità di calore supponendo che essa sia assorbita da una certa massa mE di acqua che si trovi nel calorimetro in aggiunta alla massa m1 effettivamente presente. Quindi la (1) diventa:
Però ora vale l’equazione Q1 = Q2 da cui si ricava c:
Il termine mE si dice equivalente in acqua del calorimetro ed è una costante dello strumento.