Fonoautografo di Scott

Generalmente il suono prodotto da una sorgente sonora ha un andamento assai complesso. Una nozione esatta di questo andamento viene fornita dal fonoautografo, un apparecchio ideato dallo Scott (1859) e perfezionato dal König. Con questo apparecchio si può ottenere il tracciato grafico delle vibrazioni di un suono complesso qualunque.
La parte essenziale dello strumento consta di una membrana esilissima M che, per poter raccogliere la maggior energia possibile, si trova collocata nel fuoco di un grande paraboloide A. Un supporto di midollo di sambuco tagliato a squadra è applicato alla membrana e porta all’estremità uno stilo leggerissimo e flessibile Questo stilo preme delicatamente sopra un cilindro girante C ricoperto di carta affumicata. Il cilindro è dotato di movimento di traslazione parallelamente al suo asse di rotazione, affinché la traccia dello stilo non venga nei successivi giri a sovrapporsi.
Quando si produce un suono all’apertura del paraboloide, le onde rinforzate fanno vibrare la membrana, la punta che le è unita oscilla fortemente in direzione normale al suo asse e traccia sulla carta la curva complessa che rappresenta la vibrazione.
Il cilindro è fatto girare a mano , o meglio da un movimento ad orologeria.