I tubi focus, specialmente nella tecnica radiologica, sono stati quasi completamente sostituiti da questo tipo di tubo, basato sull’effetto termoionico, realizzato dal fisico americano Guglielmo Coolidge.
Essi sono costituiti da ampolle a vuoto molto spinto (10-10 mmHg) con il catodo formato da una spirale di tungsteno resa incandescente da una corrente elettrica di intensità regolabile. Quanto più è elevata la temperatura del filamento tanto maggiore è l’emissione degli elettroni. Il filamento F è circondato da un astuccio di molibdeno che, caricato di elettricità negativa, respinge gli elettroni e li lancia con grande velocità contro l’anticatodo A, elettrizzato positivamente, da cui hanno origine i raggi X. La tensione applicata all’anticatodo va da 50.000 a 100.000 volt e serve a conferire agli elettroni emessi dal catodo fortissime velocità di proiezione contro l’anticatodo.
Questi tubi pur costando di più dei tubi focus sono più comodi, hanno durata assai maggiore, possono sopportare correnti fortissime e funzionare per parecchie ore di seguito. Hanno poi il vantaggio di poter regolare sia la quantità di elettroni (variando la temperatura del filamento) sia la loro velocità. Aumentando la velocità degli elettroni si ottengono raggi più duri, cioè più penetranti.