E’ un rivelatore fondato sull’azione del calore sopra la conducibilità elettrica dei metalli. La maggior parte dei metalli, quando vengono riscaldati, subiscono un aumento della loro resistenza elettrica, perciò esponendo un filo metallico alle radiazioni emesse da una sorgente luminosa e misurandone la variazione della resistenza si può valutare il riscaldamento dovuto alle radiazioni incidenti.
Il bolometro di Langley consiste di quattro fili di ferro (m), (n), (v), (s) uguali fra loro e dello spessore di pochi centesimi di millimetro. La valutazione della resistenza si fa col metodo del ponte di Wheatstone.
Se i quattro fili sono rigorosamente uguali e si trovano esattamente nelle stesse condizioni di temperatura, inserendo tra i punti (B) e (D) un galvanometro in quest’ultimo non circola corrente. Se invece uno dei quattro fili viene esposto alle radiazioni l’equilibrio viene alterato e l’ago del galvanometro subisce una deviazione che si può assumere come misura dell’intensità delle radiazioni. Il reostato (R) serve per l’azzeramento iniziale dello strumento.
Bolometro di Langley
