Quando si hanno due lamine di differenti metalli saldati insieme, la forma della lamina risultante cambia al cambiare della temperatura, poiché le due lamine che la formano non si dilatano (o contraggono) in modo uguale, più precisamente la lamina risultante s’incurva verso la lamina meno dilatabile all’aumentare della temperatura e viceversa al diminuire della temperatura.
Su questa proprietà si fonda il termometro del Breguet che è formato da tre lamine sovrapposte e saldate insieme: quella centrale è d’oro, le due laterali sono una di platino e l’altra d’argento. Questa lamina, ridotta a forma di nastro molto sottile, viene piegata a forma di elica in modo che il platino (materiale meno dilatabile) occupi la faccia interna dell’elica. Questo nastro porta fissato ad un’estremità un ago orizzontale sotto cui è fissata una graduazione empirica, tutto l’apparecchio è racchiuso da una campana di vetro.
Quando l’elica viene riscaldata essa si avvolge mentre si svolge quando viene raffreddata, quindi dalla posizione dell’indice sulla scala circolare possiamo dedurre la temperatura dell’ambiente.