La vite è costituita da un cilindro massiccio detto “maschio” sul quale è avvolto in rilievo, secondo un’elica, il cosiddetto “verme della vite”, esso ha una sezione costante di forma triangolare o quadrangolare. La distanza tra due punti consecutivi determinati dall’intersezione dell’elica con una stessa generatrice del cilindro dicesi “passo della vite”. La vite si avvita nella “madrevite” che è un blocco di sostanza resistente con una cavità cilindrica dello stesso diametro del maschio e nella quale è praticata una scanalatura a spirale che si svolge con lo stesso passo del verme e ne ha l’identica forma. La vite può dunque considerarsi come un sistema di due piani inclinati combacianti tra loro e scorrevoli l’uno sull’altro. La condizione di equilibrio di una vite nella quale la resistenza agisca nella direzione dell’asse e la potenza in un piano normale, si ottiene quando il rapporto tra la resistenza e la potenza è uguale al rapporto tra la circonferenza, che ha per raggio il braccio della potenza, ed il passo della vite:
